lunedì 8 dicembre 2014

Work in progress: le cartellate ( le carteddate)

U’addore de cuette frevute, ca jenne la checine mè d’ aiire e de iosce e te fasce la vocche scketure scketure….

Le disc’t appccicat quanne pigghie la carteddate…..

U sapore de carteddate……

…….disc'ne  che iè Natale  


L’odore del  vincotto caldo , che riempie la mia cucina di  ieri e di oggi e ti fa venire l'acquolina …….

Le dita appiccicose quando prendi la cartellata ………

Il sapore inconfondibile e inimitabile delle cartellate………

…………fa capire che il Natale è vicino.

Anche quest'anno si iniziano a preparare i dolci della festa più bella dell'anno (....sempre dopo di quelle dei compleanni dei propri figli :)....molte mamme e papà saran d'accordo con me!)

Le carteddate, sono i dolce che possono essere preparate molti giorni prima delle feste, perchè più passano i giorni nel vincotto e più diventano buone.

Le cartellate sono il dolce che riempie tutti i Natali, dalla mia infanzia ad oggi. Senza di esse non è Natale, anche se il Natale lo fanno le persone che ami e che condividono con te il sapore dei ricordi. E basta che una di esse non ci sia più che il Natale perde di serenità e il ricreare certi odori dei tuoi natali  ti fa più facilmente sorridere quando si  dice: Ti ricordi quando…e cosi il tuo papà torna a essere lì presente in mezzo a noi, nei nostri ricordi più cari.


Ingredienti:

1 kg di farina tipo 00
1/2 l di vino bianco
150 mi di olio extravergine d’oliva Dante 


Olio di semi di girasole per friggere

Vincotto di fichi


Procedimento:

Versare la farina su una spianatoia e nel mezzo versare olio e vino intiepiditi precedentemente sul fuoco.





Lavorare il tutto formando una massa compatta.





Stendere delle sfoglie molto sottili (io le faccio utilizzando la macchina per la pasta).



Utilizzando la rotella tagliapasta. formare delle strisce larghe 4 cm.





Utilizzando ora le dita, unire a intervalli di pochi cm i lembi opposti di una stessa striscia, formando delle conchette.





Arrotolarla su se stessa formando una ghirlanda.









Lasciarle riposare anche per 48 ore, fino a quando saranno ben asciutte.





4 commenti:

  1. HAI FATTO RIDERE MIO MARITO CHE CHIEDE:"'U TORRON QUAN U FESC.....?????". A NOI E' VENUTA DAVVERO L'ACQUOLINA IN BOCCA, DA QUANTO TEMPO NON LE MANGIAMO, LE FA SEMPRE MIA SUOCERA!!!!!BACI SABRY

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    1. Contenta per la reazione, di a tuo marito che se lo faccio ora , il torrone, a natale non arriva! FERNESC SUB'T. Un bacio :)

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  2. Ciao! molto interessante il tuo blog,se ti va passa da me,ti ho assegnato un premio

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